Indice
In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore tavola da snowboard per principianti per le proprie esigenze.
Vi piace la magica sensazione di galleggiare sulla neve come se foste su una nuvola? O volete, come si dice in gergo, cavalcare le ringhiere, i pipe o gli half-pipe degli snowpark? Qualsiasi sia la vostra inclinazione, lo snowboard più adatto alle vostre esigenze è quello che nasce per il tipo di utilizzo che ne dovete fare. Questa guida vi permette di familiarizzare con i tipi, le forme e le dimensione degli snowboard sul mercato, aiutandovi a effettuare una scelta consapevole e intelligente.
Tipologie
All-mountain
Risulta essere una tavola che funziona bene in qualsiasi parte della montagna ci si trovi, sia in pista battuta che fuori pista in neve fresca, comprese le rampe degli snowpark e i pipe.
Gli snowboard all-mountain possono essere direzionali (ossia che possono essere utilizzati per scendere in un’unica direzione) o possono avere la doppia punta, per effettuare switch (cambi di direzione) ed essere quindi utilizzato in entrambe le direzioni.
La maggioranza degli snowboarder (intorno al 90%, e al 95% dei principianti) utilizza tavole all-mountain.
Per la loro versatilità, questi tipi di tavola sono perfetti per i principianti che stanno ancora imparando e non hanno ancora capito qual è il tipo di neve che preferiscono o su cui si trovano meglio. Questa categoria, a volte, viene anche chiamata all-mountain/freeride.
Freestyle/park
Sono corte, leggere e flessibili con punte bidirezionali, che permettono di cavalcare le ringhiere, percorrere le rampe e fare salti, giri, spin e diversi altri “trick” da snowpark.
Alcune di queste tavole sono dotate di bordi e basi rinforzate, che possono assorbire i contraccolpi delle ringhiere, delle rampe e dei tronchi degli alberi.
Sono le tavole ideali per gli snowboarder che desiderano spingere i propri limiti sempre più in là nei park attrezzati per questa disciplina, anche se non sono esattamente la scelta ideale, in quanto a stabilità, per scendere in velocità sulla neve ben battuta.
Wide
Risulta essere la versione più larga delle tavole all-mountain, freestyle/park e tutte le altre tavole, e sono tavole appositamente create per snowboarder con piedi molto grandi, e questo perché piedi e talloni che sporgono oltre i bordi della tavola possono creare attriti e interferire con la performance, anche se va ricordato che un minimo di sporgenza oltre il bordo è da considerarsi “regolamentare”, in quanto permette di effettuare una leva migliore quando ci si trova in curva.
Splitboards
Sono appositamente pensate per il fuoripista non attrezzato, e sono divise in due in modo da creare due sci che permettono di risalire più facilmente le pendenze di neve fresca (o battuta). Una volta arrivati in alto si possono ricongiungere le due metà e creare una tavola per scendere.
Risulta essere una tavola ideata per gli appassionati del fuoripista avventuroso che hanno la competenza e la tecnica necessarie ad esplorare in tutta sicurezza le nevi non battute. Solitamente quando si acquista una di queste tavole si devono poi acquistare anche specifici kit per risalire le pendenze, che comprendono anche le pelli di risalita.
Freeride
Sono pensate per i terreni fuoripista e per nevi vergini, non battute e non preparate, così come per la neve fresca e soffice (detta anche, in gergo, neve “powder”, dall’inglese povlere), ma vanno abbastanza bene anche per raggiungere una certa velocità in discesa sulle piste ben battute.
Queste tavole sono piuttosto rigide e offrono quindi una buona stabilità anche quando si scia sulla neve compatta. Sono studiate per essere usate in un’unica direzione, in discesa, e non per i trick da snowpark.
Powder
Sono progettate per quegli snowboarder che passano tutta la giornata in neve powder, soffice e profonda, naturalmente fuoripista e in mezzo agli alberi; sono tavole a vita larga, con punte ancora più larghe e punte e code girate all’insù per evitare di affondare nella neve. Questi tipo di tavola non offre però le migliori prestazioni sulle piste battute o negli snowpark.
Tavole da donna
Sono specificamente disegnate per la stazza e la forma femminile, infatti hanno una vita più stretta (i piedi delle donne sono generalmente più corti), camber leggermente inferiore e una maggiore flessibilità (studiata per il modo in cui le donne interagiscono con la tavola).
Le donne più alte e corpulente, comunque, in particolar modo quelle che hanno un piede di taglia grande, troveranno maggior scelta nella sezione di snowboard per uomini.
Per bambini
Anche se i bambini crescono in fretta, i genitori assennati dovrebbero evitare di acquistare subito una tavola per adulti, sperando che il bambino possa “crescerci dentro”. Una tavola troppo grande, infatti, è deleteria per l’apprendimento delle tecniche da parte di un bambino principiante.
Come Scegliere una Tavola da Snowboard per Principianti
Qualche altra informazione utile da valutare prima di acquistare uno snowboard
Gli scarponi, prima di tutto
Se volete qualcosa di cui farvi andare orgogliosi, scegliete gli scarponi: gli scarponi, infatti, giocano un ruolo di fondamentale importanza per la comodità e la stabilità di uno snowboarder. Per prima cosa, quindi, si scelgono gli scarponi e gli attacchi, e solo dopo si sceglie la tavola che meglio vi si adatta.
Budget
Il costo iniziale più elevato di una tavola rispetto a un’altra solitamente si traduce in performance superiori sulla neve, in un’esperienza in generale più soddisfacente e in un migliore investimento a lungo termine. Una “buona” tavola per sciatori di media esperienza ha una range di prezzo che comincia dai 300/350 euro, a salire.
Forme
Le tavole monodirezionali sono disegnate per essere utilizzate in discesa, in un’unica direzione.
Quelle definite True Twins sono realizzate in modo simmetrico e la performance non cambia se si usano in un senso o nell’altro; per le loro caratteristiche sono quelle maggiormente scelte da chi frequenta snowpark e i pipe.
Le tavole chiamate Directional twin sono ottime per persone che le utilizzano in ogni tipo di neve e per chi sta muovendo i primi passi negli snowpark.
Camber o Rocker?
Le tavole camber (convesse) permettono di sciare in modo divertente e con una buona stabilità, e offrono la massima responsività su neve compatta e su piste battute, soprattutto in uscita da una curva. Gli snowboarder con esperienza e orientati alla velocità preferiscono le tavole camber (conosciuto anche come camber positivo o regolare).
Al contrario le tavole rocker (concave) hanno la punta e le code girate all’insù, in un design perfetto per neve soffice e vergine e/o quando si eseguono trick nei park, in quanto la tavola gira più facilmente.
Le tavole rocker (definite anche a camber negativo o inverso) sono più morbide di quelle camber e spesso vengono scelte dai principianti per la loro docilità, anche se non mancano snowboarder esperti che riescono a sprigionarne la massima performance.
Le tavole Mixed camber (o rocker modificato), hanno avuto recentemente un vero e proprio boom in popolarità, tanto che i produttori di tavole hanno realizzato diverse modifiche nei rocker per andare incontro alle esigenze di tutti.
Lunghezza
Per verificare la lunghezza della tavola ideale per la propria altezza bisogna metterla in piedi sulla coda: la punta dovrà arrivarci tra il naso e il mento. Ovviamente esistono delle eccezioni in base al tipo di utilizzo che se ne deve fare: gli snowboarder da discesa, veloci e aggressivi, spesso prediligono tavole più lunghe, mentre chi ama saltare, “spinnare” e girare nei parchi spesso si orienta su una tavola più corta e maneggevole.
Curva di Sidecut
Sidecut profondo (valori più bassi in centimetri): queste tavole sono dotate di una vita più stretta quindi girano in modo facile e veloce, e sono quindi perfette per i principianti e per gli snowboarder da snowpark.
Sidecut leggero (valori più alti in centimetri): visto che hanno una vita più larga, queste tavole “galleggiano” più facilmente sulla neve soffice, offrendo allo stesso tempo una buona maneggevolezza in velocità.
Lamina effettiva
Gli snowboard, come gli sci, sono dotati di lamine di metallo che “mordono” la neve e permettono di controllare la direzione della tavola. Quella che viene definita la “lamina effettiva” di uno snowboard, misurata in centimetri, è la sezione di lamina che è concretamente a contatto con la neve o con il ghiaccio durante la discesa.
Una lamina effettiva più lunga offre maggiore stabilità ad alte velocità e una buona presa in curva o quando si scendono pendenze ghiacciate.
Una lamina effettiva più corta dà origine a una tavola più facile da controllare e da girare.
Esistono anche snowboard con lamine multi radiali, un’ulteriore variazione realizzata dai produttori di snowboard per fare in modo che le proprie tavole si distinguano dalle altre. Solitamente questo tipo di tavola offre un maggior controllo sul ghiaccio.
Le lamine vanno regolarmente affilate per la massima presa quando si scia nei pipe o si fanno trick nei park. Lamine spuntate e non affilate sono invece da preferire per i jibbing o quando si cavalcano le ringhiere nei park.
Posizione degli attacchi
Tutti gli snowboard offrono diversi tipi di configurazione per la posizione degli attacchi.
4×4: i buchi sono spaziati di 4 centimetri in verticale (da punta a coda) e in orizzontale (da lamina a lamina).
2×4: configurazione con buchi più verticali, a due soli centimetri di distanza, per maggiori opzioni di posizionamento.
3D: configurazione che si trova solo nelle tavole Burton; le opinioni riguardo all’effettiva utilità di questa configurazione sono contrastanti.
Channel: anche questa configurazione utilizzata in esclusiva dalla Burton utilizza due lunghe fessure invece dei classici buchi, con lo scopo di creare attacchi il più possibile personalizzabili.
La scelta degli attacchi, della larghezza, dell’angolatura, della posizione dei piedi è davvero personale e può variare nel tempo, fino a che non si trova la posizione ideale.
Come sono costruiti gli snowboard?
Tra i rivestimenti superiori e inferiori di una tavola da snowboard ci sono strati di legno, di fiberglass (vetro epossidico) e in alcuni casi anche di materiali proprietari (per sprigionare le massime performance), il tutto tenuto fermo da bordi obliqui. Questo tipo di costruzione viene chiamata “a sandwich”.
La tecnica di realizzazione denominata “a cap” elimina impiego dei bordi e, semplicemente, avvolge direttamente lo strato superiore attorno ai bordi della tavola. È un sistema di costruzione più economico e potrebbe offrire performance meno soddisfacenti.
I tre fattori di realizzazione che più degli altri influiscono sulle performance, sulle caratteristiche e sul prezzo di una tavola da snowboard sono
-La flessibilità dell’elemento interno in fiberglass;
-I materiali con cui sono realizzati gli strati interni;
-La base.
Flessibilità
Per flessibilità si intende la recettività di una tavola alla flessione, ed è determinata dallo strato in fiberglass utilizzato all’interno della tavola. Gli elementi biassiali sono più flessibili, quelli triassiali e quadriassiali sono un po’ più rigidi.
Una tavola si può flettere in due direzioni:
-Flessibilità longitudinale: si flette lungo la lunghezza (è la flessione più importante per quasi tutti gli snowboarder).
-Flessibilità torsionale: si flette lungo la larghezza.
Come testare correttamente la flessibilità quando si sta scegliendo una tavola in un negozio:
Flessibilità longitudinale: posizionate la tavola in piedi sulla coda (possibilmente su un tappeto); tutte le tavole hanno due predisposizioni per gli attacchi: piazzate un braccio attorno all’attacco superiore come se steste mettendo un braccio sulla spalla di un amico. Con la tavola posta a un’inclinazione di circa 45° gradi, utilizzate l’altra mano per esercitare pressione sull’attacco inferiore, ossia mimate la pressione dei piedi sulla tavola. Molte persone tendono ad afferrare la tavola per la punta e a premere al centro, anche se questo metodo è sbagliato perché nessuno usa uno snowboard posizionandosi al centro.
Flessibilità torsionale: posizionate entrambi i piedi sulla coda, afferrate la punta con entrambe le mani e girate la tavola nelle direzioni opposte, tenendo sempre a mente che per flettere il torso di una tavola ci vuole molta più forza di quella che si potrà mai applicare in questa maniera. Dal risultato del test potrete evincere che una tavola morbida, facile da flettere, è una tavola che gira bene ed è quindi indicata per i principianti, per le persone con un baricentro basso e per chi preferisce stare negli snowpark; una tavola più rigida al contrario offre una maggiore presa in curva, permette di gestire al meglio la velocità e per questo viene preferita dai freerider.
Il test della flessibilità andrebbe sempre eseguito manualmente, in quanto si tratta di un parametro che non viene specificato dai produttori nelle schede tecniche.
Materiali degli strati interni
Il legno (di faggio, di pioppo e in certi casi addirittura di bambù) è teoricamente utilizzato in qualsiasi tavola di buona qualità. È un materiale durevole, vivace e ampiamente sperimentato nel mondo dello sci, anche in altre applicazioni (ad esempio gli stessi sci tradizionali).
Gli strati interni in legno possono essere rinforzati da strati in fiberglass di diverso tipo e peso, da strati in fibra di carbonio o altri metalli che permettono di ottenere performance superiori.
I produttori di tavole sono comunque abbastanza protettivi riguardo agli “ingredienti segreti” che fanno parte delle loro tavole. Le tavole a buon prezzo solitamente sono realizzate con strati interni realizzati in schiuma o polistirolo, anche se questa caratteristica finisce per incidere negativamente sulla performance.
Materiali per la base
Sono due, i tipi di polietilene che vengono utilizzati per le basi degli snowboard:
Le basi estruse (per fare un esempio comprensibile a tutti, se il polietilene fosse un formaggio una base estrusa sarebbe realizzata con del formaggio spray in latta), sono
-Più economiche
-Relativamente facili da riparare
-Necessitano di una manutenzione inferiore
-Leggermente più passibili di deformazioni
Le basi sinterizzate (sempre per rimanere nella metafora del formaggio, equivalgono a un blocco di formaggio intero), sono
-Più costose
-Più veloci sulla neve
-Più leggere
-Più durevoli e resistenti
-Utilizzate su tavole più pregiate
-Necessitano di manutenzione e incerature più frequenti
Livello di esperienza
Se una volta gli snowboarder si distinguevano per il livello di abilità, oggi si distinguono per il tipo di neve in cui preferiscono sciare, che sia all-mountain, neve soffice, freeride, discesa, etc. Questo non vuol dire però che il vostro livello di esperienza non debba influenzare il processo di selezione della tavola.
Snowboarder esperti: hanno imparato a riconoscere, grazie ad anni di esperienza, i fattori di una tavola che sono più rilevanti per le loro preferente e per il loro modo di sciare, e quando scelgono una tavola possono passare ore e ore a valutare ogni piccolo (e per altri trascurabile) elemento o dettaglio tecnico.
Snowboarder principianti (o della domenica): dovrebbero scegliere la tavola in base alla neve dove andranno a sciare, e solitamente tendono a preferire tavole all-mountain con un po’ di flessibilità che, come il grigio, va bene per tutte le nevi.
Tavole da Snowboard per Principianti più Vendute
Proponiamo un elenco delle tavole da snowboard per principianti più vendute in questo momento con informazioni sul prezzo.
Accedendo alle pagine dei prodotti è poi possibile trovare le opinioni dei clienti, uno strumento utile per capire i punti di forza e i punti deboli dei vari modelli.
Si prega di fare riferimento al nostro disclaimer per ulteriori informazioni sull'attualità dei prezzi.