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In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore tavola da surf per le proprie esigenze.
Tutti hanno sognato, almeno una volta, di cavalcare le alte onde dell’oceano con una tavola da surf. Questo sport ha avuto sempre un fascino particolare, probabilmente perché richiama alla mente fantasie di un mondo lontano come o la California.
Oggi tutto è più vicino e appassionati di surf si possono vedere frequentemente anche sui nostri litorali. Nonostante questo, però, basta una tavola per richiamare alla mente il sole, l’oceano e pomeriggi passati a scivolare sull’acqua o a affrontare onde gigantesche.
Abbiamo appena accennato che a creare la fantasia è un oggetto semplice ma esteticamente attraente come una tavola da surf, quindi vediamo come scegliere il modello migliore.
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Come Scegliere Tavola da Surf
Iniziamo con il dire che la scelta più importante, se non fondamentale, è quella della prima tavola. Che abbiate intenzione di dedicarvi alle gare o che vogliate semplicemente divertirvi con gli amici durante il week end, il primo surf ha il compito di diventare un alleato importante. Nel caso dei professionisti, infatti, deve presentare tutte le condizioni tecniche per rendere più agevole la vittoria secondo le proprie caratteristiche. Per quanto riguarda gli amatori, invece, sarebbe meglio se facilitasse l’apprendimento rendendo il divertimento assicurato. Questo perché, mettendo momentaneamente da parte visioni ottimistiche di acrobatiche cavalcate, le prime uscite in mare possono essere particolarmente impegnative e difficili. In effetti gli elementi da controllare sono molti, come il vento che sferza il volto, le onde che non facilitano la questione, la muta che stringe e i movimenti impacciati. Per tutti questi motivi, dunque, quando decidiamo di scendere in mare, dobbiamo essere sicuri di avere scelto il surf migliore.
A questo punto, però, vediamo quali sono le caratteristiche da considerare e a cui è impossibile rinunciare. Partiamo dal presupposto che, quando ci si avvicina per la prima volta a questo sport, non bisogna dare molto peso allo stile e alla tecnica perfetta. L’unico elemento veramente importante è prendere più onde possibili, riuscendo a rimanere in piedi senza farsi disarcionare dalla potenza dell’acqua. Per riuscire a fare tutto questo, dunque, si ha bisogno di una tavola che permetta una remare veloce, aumenti la possibilità di prendere le onde e renda anche più facile la non semplice azione di rimettersi in piedi una volta che si è caduti. In parole povere, dunque, l’ideale sarebbe una tavola non troppo corta e che sia dotata anche del giusto volume per galleggiare in modo di essere un aiuto nei momenti di difficoltà.
Dunque, se siete all’inizio si devono evitare, almeno per il momento, i modelli shortboard, ossia, per intenderci, quelli utilizzati dai surfisti più esperti. Per arrivare a quel livello, infatti, c’è bisogno di tempo, allenamento e una giusta dose di predisposizione naturale. Devono essere eliminate, almeno per il momento, anche le longboard, le tavole da surf per principianti migliori. Queste, infatti, potrebbero essere troppo ingombranti. Andando per eliminazione, le tavole migliori per prendere confidenza con le onde sono le Funboard o le mini malibu. Per quanto riguarda le Funboard, le caratteristiche principali sono maneggevolezza fuori e dentro l’acqua, predisposizione alla remata e semplicità nell’ottenere dei progressi.
Come risulta essere facile immaginare, sono tre gli elementi tecnici fondamentali che costituiscono una buona tavola, lunghezza, larghezza e spessore. Per quanto riguarda questo modello, la lunghezza deve essere sufficiente per garantire una buona velocità in remata. Per essere più precisi e tecnici, si dovrebbe aggirare intorno ai 6 piedi e 8 pollici e 8 piedi e 4 pollici. In definitiva, un piede o un piede e mezzo più della propria altezza.
La larghezza è un elemento fondamentale per avere un buon confort sulla tavola, visto che è possibile avere una sensazione di maggior sicurezza e stabilità. Per comprendere meglio le proporzioni esatte, possiamo dire che dai 20 pollici in poi la tavola è larga abbastanza. Ma non bisogna esagerare, però. In questo caso, infatti, eccedere potrebbe non essere la scelta migliore, visto che porterebbe a doversi confrontare con una tavola difficile da portare sotto il braccio e che costringerebbe a delle ramate troppo larghe. Chiudiamo con lo spessore, praticamente l’elemento fondamentale, visto che rappresenta il volume della tavola. Questo elemento, infatti, condiziona la galleggiabilità e anche la facilità di remata, oltre alla comodità di utilizzo. Per essere più specifici possiamo dire che lo spessore perfetto deve essere compreso tra 2 pollici e mezzo e 3 pollici, a seconda del proprio peso. Si può scendere sotto i 2 pollici e mezzo nel caso si abbia un fisco molto esile. Per portare a termine una buona scelta, però, non si deve trascurare nemmeno la forma della tavola. Infatti, all’inizio è consigliabile optare per un nose largo. In questo modo, infatti, sarà più facile affrontare le onde all’inizio. Anche la coda contribuisce a rendere più divertente il tutto, soprattutto se non sarà troppo stretta. In questo modo, infatti, non manderà subito a fondo la tavola nel momento in cui si cade in acqua.
A questo punto, però, è necessario porsi una domanda anche sul numero delle pinne necessario. Per un principiante, ma anche per livelli successivi, è più che sufficiente avere tre pinne. Queste, però, devono avere i bordi morbidi oppure sarebbe opportuno assicurarsi che non fossero troppo affilate. Questo è importante per evitare problemi, visto che i primi tempi potrebbe capitare spesso di andare a sbattere proprio contro le pinne. Tra i vari modelli, poi, si consigliano le tavole che abbiano le pinne estraibili, invece evitate quelle con pinne resinate, visto che sono difficili da riparare e scomode da trasportare. Ultimo elemento che andrà a incidere sul divertimento iniziale è il materiale. Per quanto riguarda i principianti, dunque, le tavole in schiuma, anche dette soft board sono le migliori. La loro caratteristica principale è la morbidezza presenta in ogni singolo elemento dal deck alle pinnette. Ovviamente si tratta di tavole con le quali non potete aspettarvi di fare evoluzioni particolari, visto che hanno prestazioni limitate. Allo stesso tempo, però, sono agili e sicure, tanto che sono utilizzate proprio nelle scuole di surf.
Elemento che non guasta, poi, hanno un costo limitato, oltre a essere facili da condurre e adatte a tutte le condizioni di mare da principiante, in particolar modo alle schiume sotto riva. Questo significa che non devono essere utilizzate con onde troppo alte. In definitiva si tratta di un’ottima prima tavola che, anche in seguito, dopo aver appreso la sofisticata arte del surf, potrete utilizzare in un pomeriggio in spiaggia con gli amici. A questo punto, dunque, avrete capito che per diventare un perfetto surfista californiano ci vuole il giusto tempo, una notevole dose si allenamento e la tavola adatta. Sarebbe del tutto inutile affrettare i tempi e provare a affrontare le onde con un modello troppo performante. Il risultato sarebbe poco positivo, visto che vi trovereste a dovere gestire una tavola troppo scattante senza alcuna possibilità di riuscire nell’intento. Per un surfista, infatti, trascorrere troppo tempo in acqua senza essere riuscito a cavalcare l’onda non è certo divertente. Ricordate, almeno per i primi tempi, è meglio puntare tutto sulla quantità e non sulla qualità, all’inizio è infatti importante è rimanere in piedi. Per le evoluzioni c’è tempo.
Seguendo le indicazioni proposte in questa guida è possibile scegliere la migliore tavola da surf in modo semplice e veloce.
Tavole da Surf più Vendute
Proponiamo un elenco delle tavole da surf più vendute in questo momento con informazioni sul prezzo.
Accedendo alle pagine dei prodotti è poi possibile trovare le opinioni dei clienti, uno strumento utile per capire i punti di forza e i punti deboli dei vari modelli.
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