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In questa guida spieghiamo come scegliere i migliori attacchi sci per le proprie esigenze.
Spesso quando si vuole intraprendere uno sport quale lo sci il primo pensiero va all’equipaggiatura da acquistare: sci e scarponi. In realtà non è solo quello, per sciare in sicurezza è bene controllare anche la qualità degli attacchi per gli sci.
Cosa Sono gli Attacchi Sci
La loro funzione è sia quella di attaccare, appunto, lo sci allo scarpone e tenerlo ben saldato in modo da non perdere gli sci durante la corsa ma, allo stesso tempo gli attacchi devono essere pronti ad aprirsi in caso di caduta, o si rischiano serie fratture, slogature e contusioni. Ma come è fatto un attacco? E’ dotato innanzitutto di due pezzi che, a seconda della tipologia possono essere separato o uniti (di solito il pezzo che li unisce è la soletta dell’ attacco): la talloniera e il puntale.
Il puntale è formato da
-Vite di regolazione dell’altezza
-Indicatore della regolazione della tenuta
-Vite di regolazione della tenuta
-Tampone antiscivolo.
Mentre la talloniera è formata da
-Gancio di liberazione manuale
-Indicatore della regolazione della tenuta del tallone
-Vite di regolazione della tenuta del tallone
-Ski-stopper.
Il puntale, inoltre, non è fisso, ma siccome deve aprirsi al momento giusto può o ruotare su un perno o su due per aprirsi su entrambi i lati.
Lo scarpone da sci va ad incastrarsi tra il puntale e la talloniera per non permettere allo scarpone di venir via mentre si scia. Con uno speciale meccanismo, invece, quando l’attacco subisce un forte urto dovrebbe aprirsi per permette allo sci di sganciarsi e lasciare il piede libero. Il puntale ruota e si apre mentre la talloniera si solleva. La prima cosa da controllare in un attacco è proprio la tenuta, ovvero la capacità di aprirsi o meno a seconda della sollecitazione che riceve. Infatti, un attacco troppo sensibile potrebbe aprirsi durante la discesa, magari semplicemente ad una curva o con un piccolo salto, con il rischi di perdere gli sci in corsa e farci molto male, mentre una tenuta troppo resistenze fa sì che gli attacchi non si sgancino nel momento opportuno, provocando i medesimi danni.
Come Scegliere gli Attacchi Sci
Non tutti gli attacchi sono uguali, la prima macro-distinzione è quella fra attacchi per principianti e attacchi per esperti. Come abbiamo visto fondamentale in un buon attacco è la tenuta, ma questa si può anche regolare a seconda del proprio livello di prestazioni. La tenuta si può regolare in base alla scala DIN che è un’associazione tedesca che controlla e garantisce l’uniformità delle misure nell’industria.
Questa scala va da un minimo di 1 ad un massimo di 12, ad ognuno di questi numeri è associato un determinato peso (sia maschile che femminile). La scala è solo orientativa, in quanto è stata tarata su sciatori medi (quindi né esperti e né principianti) e su una velocità moderata. Una volta trovato il nostro numero della scala, in base al nostro peso dovremo auto-regolarci se per noi è ottimale o meno.
Quando si regola la tenuta su un numero basso allora vuol dire che l’attacco si aprirà facilmente, mentre più si sale nella scala e più difficile sarà da sganciarsi dallo scarpone. In genere uno sciatore esperto utilizza numeri maggiori della scala, nonostante magari pesi poco, in quanto gli sci vengono più sollecitati e gli attacchi potrebbero aprirsi nel momento sbagliato. Nonostante la scala sia valida e a norma in tutta Europa, a volte può capitare che due attacchi diversi, sullo stesso numero della scala abbiano tenute diverse. Quindi è sempre bene regolarsi soli per essere certi di quale sia la soluzione ottimale per noi.
Tirando le somme quello che è più importante è che gli attacchi facciano a dovere il loro lavoro, tenere lo scarpone e lasciarlo andare al momento giusto. Purtroppo non sempre tutti gli attacchi soddisfano questi semplici requisiti… che sono poi quelli fondamentali. Questi pezzi sono molto costosi ed incidono di parecchio sul costo complessivo dell’attrezzatura da sci, è difficile quindi trovarne a buon mercato. Inoltre, spesso non vuol dire che quelli un po’ meno costosi siano migliori, anzi tutt’altro.
Spesso è difficile controllarne la funzionalità in negozio, in quanto questa viene fuori solo nel momento opportuno, a volte un attacco che può risultare buono in apparenza sulla neve può non andar bene perché non è abbastanza resistente alle basse temperature o perché la neve che si accumula fra lo scarpone e l’attacco può fungere da intoppo. Anche il sale presente su alcune strade innevate può corrodere l’attacco rendendolo poco efficace.
Anche il modo in cui si infilano e si tolgono è rilevante, spesso infatti si impiega molto tempo a sganciarli anche quando sono dotati di appositi pulsanti per lo sganciamento. Un principiante, infatti, potrebbe perder presto la pazienza se impiega molto tempo per metterli e toglierli.
A variare è anche il peso dell’attacco, sempre tenendo conto dell’utilizzo per principiati e per esperti. Per i primi, infatti, deve essere abbastanza leggero, circa 800 g, mentre per gli esperti sono più pesanti. Diverse sono anche altezza e larghezza, rispettivamente fra i 17 e i 23 mm e fra i 72 e i 103 mm. Per gli esperti gli attacchi perfetti sono più pesanti, più alti e più alti. Questo perché un attacco troppo alto e pesante farebbe perdere l’equilibrio ad un principiante. Invece la maggiore altezza permette all’esperto di muoversi meglio per spigolare o fare altri movimenti strategici, cosa praticamente impossibile per un dilettante il quale in genere si muove molto poco.
Come Regolare gli Attacchi Sci
Dopo avere scelto l’attacco migliore per le nostre esigenza, a seconda se siamo esperti o principianti, quindi scegliendo in base al peso, all’altezza e alla lunghezza, vediamo anche come regolarli bene. Come fare? Se non siamo accompagnati da un istruttore o da un esperto allora dobbiamo imparare a farlo soli. Come prima cosa abbiamo visto che bisogna tener conto del nostro grado di abilità, magari possiamo comunicarlo al venditore e lui dovrebbe sapere cosa consigliarci.
Se non siamo molto pratici, oltre che nella scelta facciamo aiutare anche nel montaggio, facciamoci spiegare bene e seguiamo l’addetto mentre li monta, altrimenti si rischia parecchio. Per le prime volte, quando si regola la tenuta tener conto della scala DIN mantenendoci più su valori inferiori, meglio che si sganci facendoci ruzzolare liberi e non che rimangano attaccati ai nostri piedi rischiando danni a caviglie e gambe. Quando è tutto montato è bene fare una prova con gli scarponi, a questo punto possiamo provarne la tenuta, anche se viste le condizioni ottimali in cui ci troviamo (il negozio) la prova non garantisce il massimo dell’affidabilità.
Ad ogni modo mentre siamo in piedi con i nostri scarponi e uno sci montato allora alziamo una gamba (quella senza sci) e diamo un piccolo calcio con la punta dello scarpone in modo da controllare che l’attacco si apra nel momento del bisogno. Per verificare un’altra apertura, sempre con lo sci ai piedi poggiare la punta dello sci al suolo, in modo che la gamba sia ad angolo retto, diamo un piccolo colpetto per verificare che si sganci. Il terzo metodo di controllo, invece, consiste nell’indossare entrambi gli sci e poggiare le punte contro il muro, per controllare che le talloniere si aprano spostare il peso del corpo verso avanti.
Attenzione agli scarponi che usate al momento della prova perché per ogni tipologia di scarpone bisogna nuovamente regolare l’attacco, controllando anche che lo scarpone sia ben ripulito da eventuali residui di neve e ghiaccio.
L’evoluzione degli attacchi da sci nel corso degli anni è stata mirabolante. Si è passati dalle cinghie e lacci di cuoio, alle molle sensibili ad ogni minimo urto, quindi poco sicure, fino alle moderne tecnologie della “meccanica intelligente”. Così come sono cambiate le condizioni delle piste da sci, essendo più uniformi si rischia meno di cadere e farsi male e anche gli attacchi devono “lavorare di meno”.
Ma allo stesso tempo, con una pista liscia e uniforme, lo sciatore può scendere molto più velocemente quindi lo sci, lo scarpone e l’attacco devono poter meglio sopportare tale sforzo. Per questo motivo le tecnologie creano ogni anno strumenti sempre più sensibili ed efficienti. Ma come ben sappiamo “nessuno è perfetto”, nemmeno gli attacchi degli sci!
Per questo motivo è bene seguire alcuni piccoli consigli per sciare in sicurezza. Innanzitutto è fondamentale il modo in cui li conserviamo, infatti lasciarli in garage o in cantina “abbandonati” è un grave errore, rischiano di arrugginire ed essere inutilizzabili.
Ma anche il momento del trasporto in auto è delicato, visto che solitamente si attaccano al portabagagli del tettuccio e sono esposti alle intemperie e anche al sale presente sulle strade innevate. Quindi è bene proteggerli con un telo o l’apposita custodia prima di caricarli in auto. Inoltre, almeno una volta l’anno è bene eseguire un giro di manutenzione, un po’ come si fa con il tagliando dell’auto. Quindi tenere d’occhio punta e tacco che sono i principali artefici del meccanismo di sgancio. Ad ogni modo per essere più sicuri a fine stagioni meglio farli controllare da un esperto, magari il negoziante stesso se è di fiducia. Altrimenti potete rivolgervi agli appositi laboratori che fanno le prove sugli attacchi.
Nel caso in cui poi gli sci li prendiate a noleggio bisogna fare maggiore attenzione, perché spesso la manutenzione lascia a desiderare, quindi controllate tutto per bene prima di lanciarvi sulle piste.
Attacchi Sci più Venduti
Proponiamo un elenco degli attacchi sci più venduti in questo momento con informazioni sul prezzo.
Accedendo alle pagine dei prodotti è poi possibile trovare le opinioni dei clienti, uno strumento utile per capire i punti di forza e i punti deboli dei vari modelli.
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