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In questa guida spieghiamo come scegliere i migliori guanti da sci per le proprie esigenze.
Per gli appassionati della neve è fondamentale scegliere una perfetta attrezzatura tra cui, oltre agli sci, spiccano anche altri elementi solo in apparenza secondari. In questo caso ci concentreremo sulla scelta dei perfetti guanti, che dovranno avere delle caratteristiche tecniche diverse da quelli utilizzati durante le fredde giornate invernali in città.
Nel caso di altitudini più considerevoli e di temperature più basse, i guanti devono proteggere le mani e le dita da eventuali intorpidimenti, tanto per non rovinare una giornata intensa di discese.
Da questo, dunque, si deduce che la scelta di questo accessorio non è così semplice come potrebbe sembrare a prima vista, anche se gli indumenti tecnici garantiscono una qualità piuttosto alta per quanto riguarda la resistenza e la capacità di trattenere il calore. Detto questo, però, vediamo quali caratteristiche si devono considerare al momento dell’acquisto di un paio di guanti che, con molta probabilità, dovranno anche durare nel tempo.
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Come Scegliere Guanti da Sci
La prima caratteristica e, forse, anche la più ovvia è il calore fornito. Con questo si vuole evidenziare che non tutti i modelli garantiscono lo stesso grado di isolamento dal freddo. Per questo motivo, prima di affrontare un acquisto, bisogna tenere presente alcune variabili come, per esempio, la propria sopportazione delle temperature basse e, soprattutto, il luogo dove si sceglierà di sciare. La zona, infatti, e la condizione termica offerta da questa, rappresentano un elemento fondamentale per scegliere i guanti giusti. Ovviamente sciare nelle zone prealpine richiederà una preparazione e degli accessori diversi rispetto a quelli necessari per le altitudini alpine. Questo significa che, per i luoghi più caldi, guanti meno pesanti saranno più confortevoli, anche se devono avere qualità traspiranti e impermeabili.
Vediamo cosa, effettivamente, produce la variabilità di calore. Senza dubbio un elemento fondamentale è il materiale con il quale è realizzata l’imbottitura, ma anche le membrane di impermeabilizzazione che, solitamente, si trovano tra l’imbottitura e il guscio esterno. Per questo, poi, possono essere utilizzati materiali molto diversi tra loro come il nylon, la microfibra, il softshell o la pelle. Ovviamente, la resa finale, oltre al livello di calore, cambierà seconda la scelta fatta. Ora andiamo a vedere nel dettaglio quali tipologie d’imbottiture sono presenti sul mercato e che tipo di risultato si può ottenere parlando di proprio di calore. In questo caso a fare la differenza è la capacità d’isolamento fornita da ogni singolo materiale. Nel caso questa fosse alta, ad esempio, non si avrebbe bisogno di un’imbottitura troppo spessa. Inoltre, come abbiamo già accennato in precedenza, anche la traspirabilità non deve essere trascurata.
Uno dei materiali più utilizzati per l’imbottitura degli abiti da sci e, quindi, anche dei guanti, è la piuma. In questo caso ci troviamo di fronte ad un materiale interamente naturale che, a quanto pare, rappresenta anche una vera e propria eccellenza nella battaglia al freddo, soprattutto ad altitudini molto alte e temperature basse. In particolare l’imbottitura è caratterizzata da un insieme di piume e duvet, ossia la piuma più piccola. In questo modo l’aria rimane intrappolata senza problema tra le sue fibre. In questo modo le qualità isolanti di questo tipo di imbottitura sono incontestabili in condizioni di freddo polare ma, nel caso di temperature più alte, potrebbe presentare dei limiti in caso di maggior calore. In queste condizioni una nemica potrebbe essere l’umidità, poiché l’imbottitura in piuma potrebbe asciugarsi con lentezza.
Un’alternativa, utilizzata con frequenza negli ultimi anni, è il Primaloft. Si tratta di un materiale isolante in microfibra sintetica, capace di mantenere il calore corporeo e, oltretutto, risparmiare energia. Inoltre ha una morbidezza molto simile a quella della piuma, è leggero, traspirante e risulta essere anche resistente all’acqua.
Tra i materiali sintetici il Thinsulate è apprezzato da produttori e acquirenti per vari motivi. Il primo sono le sue proprietà isolanti molto alte, mentre il secondo è il poco spessore del materiale utilizzato per imbottire guanti e muffole. Il che significa minore ingombro e maggiore maneggevolezza sulle piste.
A questo punto dall’interno passiamo, passo dopo passo, verso l’esterno. Il passo successivo, dunque, sono le membrane traspiranti e impermeabilizzanti poste, come abbiamo già detto, tra l’imbottitura e il guscio esterno. Queste, ovviamente, hanno il compito piuttosto importante di mantenere asciutte le nostre mani ed evitare che, rimanendo a contatto con il bagnato, si gelino velocemente. Per ottenere questo effetto, dunque, sono inserite delle membrane particolari dotate di pori tanto piccoli da non permettere l’entrata dell’acqua ma, allo stesso tempo, garantisce la fuoriuscita del sudore, ad esempio.
Tra le membrane più comuni c’è sicuramente il Gore Tex. Questa è utilizzata anche per isolare calzature e risulta essere applicata con frequenza a guanti da sci proprio perché offre un’alta qualità di rapporto tra impermeabilità e traspirabilità. Altrettanto valido è il Poliuretano con cui sono prodotti un numero sempre maggiore di guanti da neve. In questo caso, infatti, alle caratteristiche tecniche necessarie si affiancano anche dei costi contenuti. Un elemento, questo, che certamente non guasta di questi tempi e considerando la spesa impegnativa richiesta dagli attrezzi e dall’abbigliamento necessario per gli sport invernali. Chiudiamo il discorso sulle membrane con il Windstopper. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un prodotto dell’azienda Gore. La membrana in questione è stata brevettata per fermare l’attacco del vento più sferzante ma non è altrettanto efficiente in fatto d’impermeabilità. Comunque sia sembra essere adatto a guanti da sci ma anche per quelli da escursionismo e alpinismo. A caratterizzare questi prodotti, poi, è la sottigliezza del materiale utilizzato come isolante che, oltretutto, contribuisce a rendere il prodotto finale più morbido e confortevole.
Ultimo elemento da considerare è il guscio esterno, realizzato con materiali molto diversi tra loro. La maggioranza dei modelli messi sul mercato utilizzano il nylon che, però, è solitamente rinforzato da inserti di pelle nelle aree che potrebbero essere interessati a maggior usura come le dita e il palmo delle mani. Il mondo dell’abbigliamento sportivo, però, è anche caratterizzato dalla ricerca e dall’innovazione. Per questo motivo, ultimamente sembra essere molto in voga il SoftShell. Si tratta di un tessuto formato da tre strati sovrapposti: poliestere esterno, membrane traspirante e micro fleece. Questi sono tutti saldati insieme attraverso una macchina per laminazione. A essere utilizzato è il calore in combinazione con la pressione. Ognuno di questi strati ha uno scopo e una funzione ben precisa. Per esempio, la tessitura fitta ed elastica del tessuto esterno rende il capo antivento e idrorepellente. Inoltre, la struttura del tessuto offre una superficie esterna compatta facile da decorare e personalizzare.
Chiudiamo con un vecchio classico come la pelle, che rimane ancora oggi la soluzione migliore per il rivestimento esterno di guanti e muffole. Solitamente si utilizza pelle di mucca o capra, che rendono il prodotto più morbido e duraturo nel tempo. Inoltre, basta trattare il guanto con dei grassi particolari per renderli anche altamente impermeabili. Non è raro, infatti, che alcuni modelli in pelle non siano dotati di membrane interne.
Seguendo le indicazioni presenti in questa guida è possibile scegliere i migliori guanti da sci in modo semplice e veloce.
Guanti da Sci più Venduti
Proponiamo un elenco dei guanti da sci più venduti in questo momento con informazioni sul prezzo.
Accedendo alle pagine dei prodotti è poi possibile trovare le opinioni dei clienti, uno strumento utile per capire i punti di forza e i punti deboli dei vari modelli.
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